
Ma parliamo di Durante. Durante è un personaggio apparentemente senza radici che approda casualmente nella casa di campagna di due giovani fidanzati, Astrid e Pietro. Questo arrivo porta lo scomlpiglio in quelle che sembravano dinamiche stabili e assodate. Invece, la presenza di questo personaggio, che in realtà nasconde mille vite e mille esperienze, turba la vita di tutti quelli che gli si avvicinano, e che ne restano affascinati, in un modo o nell'altro. Lo stesso narratore protagonista, Pietro, passa da un giudizio completamente negativo su Durante ad un attaccamento quasi inspiegabile. In realtà, De Carlo è abile a muovere il giudizio di Pietro attraverso una vasta scala di sensazioni, che conducono anche il lettore nella stessa direzione.
Molti hanno criticato il finale di questo libro. E' stato detto "un finale che non c'è". Non sono d'accordo. In questo, più di altri suoi libri, il finale è semplice e assolutamente banale, dove per banale intendo naturale. Durante ha solo seminato la sua esperienze nell'animo di Pietro, il quale contunuerà la propia vita secondo la propria coscienza, così come succede a tutti noi nel quotidiano. Siamo magari influenzati da esperienze, conoscenze, rapporti umani diversi, che il nostro animo filtra. Poi, però, si continua a vivere, e a percorrere, ognuno, la nostra strada....